Creativa dai mille talenti, Lena Avolio dipinge, modella, lavora diversi materiali, dalla ceramica a freddo alla pasta di zucchero, tutto rigorosamente a mano. Come creative consultant per le scuole insegna anche la sua arte ai più giovani, aiutandoli a scoprire il piacere di lavorare insieme e di dare libero sfogo alla fantasia. Nunucreations è la sua pagina, un’esplosione di gioia, colori e idee.
Tu sei sia modellatrice che decoratrice. Tutti i prodotti che vediamo sulla tua pagina sono fatti interamente a mano?
Quasi tutti. Le tazze e le mug le decoro solamente, non le realizzo io, ma per il resto faccio tutto io. Non uso nemmeno stampi perché non mi piace l’idea di pezzi tutti identici, quindi finché posso ci tengo a lavorare a mano libera.
Hai una formazione artistica?
Assolutamente no, anche se mi sarebbe piaciuto. Ho seguito un percorso di studi diverso ma per il resto è praticamente tutto frutto della mia passione, che ho sempre avuto sin da bambina. Mi piaceva molto disegnare, poi ho iniziato anche a modellare le paste polimeriche.
Come hai imparato?
Da sola, tramite dei tutorial, ma anche grazie all’aiuto di mio marito perché anche lui è bravo in queste cose, quindi mi ha dato i primi rudimenti. Poi ho proseguito per conto mio finché non sono riuscita a far diventare reali tutte le idee che avevo in mente.

Con Nunucreations sei in attività già da un bel po’, giusto?
Sì, in questi giorni la mia pagina compie 11 anni ma diciamo che all’inizio non ero molto attiva sui social, non ci passavo molto tempo, però negli ultimi due o tre anni mi ci sono dedicata molto di più.
Tra le mille cose che fai c’è anche l’attività di creative consultant, di che si tratta?
Ho avuto l’occasione di collaborare con l’Istituto Maria Ausiliatrice di Napoli per organizzare dei corsi di fimo e di ceramica auto indurente per ragazzi. All’inizio per gli alunni delle medie, poi più di recente anche per quelli delle superiori nell’ambito di un progetto per l’alternanza scuola lavoro. È stata una bellissima esperienza perché i ragazzi erano tutti molto interessati, anche quelli un po’ più grandi, ed erano anche bravi. In alcuni momenti siamo arrivati a tenere corsi anche di 40-45 persone, sono stata molto felice di come sia andata. In quella occasione ho capito che mi piacerebbe davvero avere un laboratorio creativo aperto anche ai ragazzi con bisogni speciali. Mi piacerebbe molto poter aiutare nel sociale.

Dal punto di vista creativo cosa è cambiato per te da quando hai cominciato la tua attività fino ad oggi?
All’inizio ci sono state varie difficoltà, tanto che in alcuni momenti ho perso motivazione e ho pensato di lasciare tutto. In quelle occasioni mi sono venute in soccorso le persone vicine, gli amici e la famiglia che mi hanno incoraggiata a continuare a inseguire questa passione, anche se non era destinata a diventare un vero e proprio lavoro, così alla fine ho continuato. Sono stati proprio i corsi con i ragazzi a darmi sicurezza e a farmi venire la voglia di progettare un’attività più continuativa.
Tu disegni praticamente di tutto, ma quali sono i soggetti che ti chiedono più spesso?
Le tazzine e le mug personalizzate sono molto richieste perché alle persone piace avere un oggetto unico, che abbia un significato. Poi anche le tazzine a tema Procida sono richiestissime, un vero e proprio boom che proprio non mi aspettavo. Le ho fatte un po’ per gioco quando è uscita la notizia che Procida sarebbe stata capitale della cultura, ma senza mai pensare che sarebbero state così richieste. Lo stesso è successo più o meno per le tazzine con De Luca e tutte le sue frasi famose. Anche lì è stato un successo enorme, non tanto a Napoli quanto a Salerno e soprattutto al nord, non l’avrei mai creduto!

Su Io Compro Campano! hai un successone e sono nate anche belle collaborazioni.
Sì, ho avuto modo di conoscere un sacco di persone simpaticissime e anche di dare vita a una collaborazione con Paola Santucci dei Fili di Paola. Ho comprato degli accessori da lei e lei a sua volta aveva comprato delle tazzine da me per la sua famiglia e da qui è nata la voglia di cooperare. È un bel gruppo e non è una cosa scontata perché certe volte gli artisti e gli artigiani sono un po’ gelosi delle proprie opere e fanno fatica a unire le forze; sul nostro gruppo invece questo non succede e stanno nascendo belle collaborazioni infatti ne ho anche altre in programma.
C’è qualcosa che ti diverte un po’ meno fare, tra tutte quelle che ti commissionano?
Un po’ mi pesa fare sempre le stesse cose, per molto tempo, in modo ripetitivo, come nel caso delle bomboniere. Quando inizio però sono sempre piena di entusiasmo e alla fine mi diverto lo stesso. È successa più o meno la stessa cosa con Procida, le richieste sono state talmente tante che a un certo punto dovevo alternare, per esempio una tazzina e un corno, proprio per staccare un po’. Tra l’altro facendo tutto interamente a mano, ogni singolo pezzo ad uno a uno, ci sono anche tempi tecnici di cui devo tenere conto, come far seccare il primo strato di colore, poi il secondo, dopo arriva il momento della cottura, e per finire bisogna verificare che ogni pezzo sia venuto bene. C’è molto lavoro dietro, quindi è bene anche diversificare un po’.
Cosa in assoluto ti motiva di più?
La soddisfazione più grande è vedere quanto alle persone piacciano le cose che faccio. Naturalmente fa sempre piacere quando si vende un pezzo, anche perché in qualche modo bisogna rientrare dei costi della materia prima, ma fondamentalmente la cosa più bella in assoluto è vedere la gioia sul viso delle persone quando consegno un pezzo.
La possibilità di personalizzare è forse uno dei tuoi maggiori punti di forza. Secondo te da dove nasce questo desiderio di unicità, che fino a un po’ di anni fa non era poi nemmeno così diffuso?
Secondo me l’omologazione, lo standard, dopo un po’ stanca, invece potere avere una cosa che è sicuramente solo tua ti fa sentire speciale. Credo che il punto sia proprio questo, svincolarsi dall’omologazione. Anche un regalo diventa molto più speciale quando è unico e pensato appositamente per una persona, acquista tutto un altro significato. Io poi sono sempre stata molto appassionata di artigianato, anche a prescindere dalla mia attività. Acquisto da sempre prodotti artigianali e anche su Io Compro Campano! ho comprato diverse volte, proprio perché mi piace sapere che nessun prodotto è uguale a un altro. Mi piace l’unicità che può avere solo un prodotto artigianale.

Hai un laboratorio tutto tuo?
Non proprio, il mio laboratorio per adesso è una stanza della casa che ho dedicato al mio caos creativo, lì c’è tutto il mio mondo anche se lo spazio inizia a scarseggiare e ogni tanto sconfino, infatti spero davvero di poter avere un vero e proprio laboratorio.

Quindi si può dire che è questo il tuo sogno nel cassetto?
Assolutamente sì, desidero un laboratorio creativo sia per la vendita sia per lavorare con i ragazzi, in particolare quelli con esigenze speciali perché è un qualcosa che arricchisce l’animo in un modo che non saprei nemmeno spiegare a parole. Per cui sì, ora come ora è questo il mio obiettivo.
Paola Cirino