Grazie a Io Compro Campano! Abbiamo avuto l’occasione di conoscere il talento di Paola Santucci, la fondatrice de I Fili di Paola [https://www.facebook.com/IFiliDiPaola/], pagina dedicata ad accessori per donna e uomo, interamente personalizzabili, ispirati a Napoli ma non solo. Paola infatti ama spaziare con la fantasia a 360° e da ogni suo bijoux traspare la cura per i dettagli, l’amore per la creatività e la passione per le cose belle.

Su Io Compro Campano! Ti abbiamo conosciuto grazie alla tua attività creativa, ma il tuo background qual è?
Non ho studi in campo artistico alle spalle, ma sono un odontotecnico, quindi grazie alla mia formazione e al mio lavoro ho acquisito ugualmente una buona manualità.
Come mai hai deciso di affiancare ad un lavoro dove tecnica e rigore sono importanti un’attività creativa, libera da vincoli?
In realtà ho sempre dato spazio alla creatività, in passato dipingevo in stile astratto, poi ho realizzato accessori in lana o cotone, infatti è proprio dall’utilizzo di questi tessuti, dei fili, che è nata l’idea de I Fili di Paola.
Quando è nata questa idea esattamente?
Circa dieci anni fa, se parliamo delle borse e delle sciarpe, la bigiotteria invece è arrivata più tardi, più o meno tre anni fa.
Quindi hai avuto modo di acquisire un bel po’ di esperienze.
Sì, negli anni ho anche partecipato a mercatini e fiere, ho avuto tante belle soddisfazioni.
Hai imparato tutto da sola?
Sì, completamente. Non ho seguito mai corsi.
Ti sei mai chiesta da dove arrivi questa tua voglia di creare?
La creatività è un modo per evadere, per viaggiare con la fantasia. È anche la possibilità di staccare per un po’ con la vita quotidiana che a volte può essere faticosa, tra lavoro, famiglia e così via. Spesso creo di notte, quando tutti dormono e c’è silenzio, è quasi terapeutico.

Ci vuole molta motivazione, immagino.
La motivazione sì, ci vuole, ma soprattutto c’è il piacere di fare le cose perché poi arrivano le soddisfazioni, non tanto sul piano economico, quanto su quello morale, quando incontri le persone dal vivo e vedi quanto apprezzino il lavoro che hai fatto per loro. Quelli sono i momenti che ti portano ad andare avanti a creare sempre cose nuove, a metterti in gioco.
La tua attività è tutta on line?
Praticamente sì, i mercatini per il momento li ho sospesi, ma tramite internet sono riuscita a trovare clienti ovunque, persino in New Jersey. È stato un bellissimo incontro, anche se virtuale, ma comunque c’è tutta una parte della mia attività che avviene off line. Quasi sempre consegno i miei prodotti a mano, mi piace entrare in contatto con le persone, avere la possibilità di parlare con loro. Molte clienti alla fine sono diventate anche mie amiche.
I social sono forse un’arma a doppio taglio. Da un lato ti permettono di trovare clienti in un altro continente, dall’altro forse scoraggiano un po’ i rapporti umani. Per te cosa sono i social, croce o delizia?
Non sono contraria ai social, per me non hanno l’effetto di isolare le persone, anzi. Sono un tramite grazie al quale si riesce a raggiungere tantissima gente, poi alla fine ci si incontra comunque dal vivo, a meno che ovviamente non ci siano distanze troppo ampie.
A proposito di incontri, su Io Compro Campano! sono nate anche delle collaborazioni interessanti.
Sì, nello specifico con Lena Avolio che ha creato per me delle tazzine con il mio logo.
Quindi non è vero che esiste della gelosia tra i creativi?
Da parte mia assolutamente no, penso che si debba semplicemente andare per la propria strada, guardare avanti e seguire il proprio percorso. Non ho mai avuto problemi in questo senso, tanto meno su Io Compro Campano! dove ho sempre trovato persone bellissime, sia tra gli artigiani che tra i clienti.
Hai una collaborazione anche con un artigiano di San Gregorio Armeno. Ce ne parli?
Collaboro con un vecchietto molto gentile che realizza per me le tamburelle e gli anelli di legno, tutti dipinti a mano. L’ho conosciuto nel periodo del lockdown, quando tutta la zona di San Gregorio Armeno era immersa nella desolazione più totale e potevi camminare su quelle strade completamente deserte. Una situazione quasi surreale. La speranza adesso è che possiamo riprenderci tutti, anche grazie al turismo, ma d’altra parte viene anche da chiedersi se senza questo periodo di stop forzato questa collaborazione sarebbe nata lo stesso.
Quali sono le creazioni che ti danno maggiore soddisfazione?
Sul gruppo sicuramente quelle a tema Napoli, anche perché ci sono tante persone che sono di Napoli ma vivono altrove e quindi hanno piacere ad avere con sé un pezzetto della loro città, ovunque si trovino. Poi ci sono gli accessori personalizzati con l’iniziale del nome, o le mini butterfly che anche piacciono molto.
A te invece cosa diverte di più fare?
Mi piace fare bracciali, inclusi quelli da uomo. Uso molti materiali diversi, pietre, acciaio, occhio di tigre e hanno anche quelli un ottimo riscontro, specialmente su Instagram. Io comunque spazio molto, ho tanti spunti diversi che la gente accoglie e apprezza favorevolmente. Non basterebbe una vita intera per realizzare tutto quello che ho in mente, anche perché il tempo da dedicare a questa attività non è molto. La sera però torno a casa con la voglia di creare, nonostante io ami il mio lavoro. Quello è il momento più bello della giornata, ascolto musica e mi dedico ai miei bijoux, anche se sono stanca.

Che musica ti accompagna?
Amo i classici napoletani, mio padre mi ha cresciuta con quelle canzoni. Mi piace anche scovare le interpretazioni di cantanti meno conosciuti. Poi naturalmente ci sono i mostri sacri come Pino Daniele.
E la tua famiglia cosa pensa della tua attività?
Sono contenti, anche se sicuramente è un qualcosa che mi porta via del tempo e anche dello spazio, visto che lavoro in casa. Mi piacerebbe avere un laboratorio tutto mio, infatti, uno luogo da dedicare interamente alla creatività o anche ad accogliere i clienti.
Paola Cirino