Tra le sue bellezze che la rendono unica al mondo, oltre ai Faraglioni, alla Grotta azzurra e ai Giardini di Augusto, Capri annovera le sue artigiane, e a giusto titolo la bravissima Rita Ferraro.

“Sono Rita Ferraro, mi occupo di maglieria artigianale… sono praticamente nata con la passione per le lane. Sin da piccola, all’età di 6 anni, lavoravo ai ferri. E’ una passione che ho ereditato da mia madre, di origini trentine: mi ha sempre raccontato che le sue 5 sorelle iniziavano dal cardare le lane delle loro pecore per poi farne pullover, calzini…
Ricordo che all’età di 18 anni mio padre voleva aprirmi un laboratorio di maglieria… forse ero troppo giovane per essere responsabile di un così gran passo, così decisi di inseguire il mio sogno di diventare magistrato, conseguendo la laurea in soli 3 anni e mezzo con il massimo dei voti. Iniziai lo studio per il concorso in magistratura, ma in seguito alla malattia di mio padre decisi di mollare tutto e far ritorno sulla mia dolce isola. In questo frangente non ho mai però mollato la maglieria: ricordo che studiavo e ripetevo le materie per gli esami sferruzzando.
La mia anima sognatrice e libera non mi ha permesso di rinchiudermi in uno studio di avvocati. Così decisi nel 2002 di inziare un duro e lungo percorso nel settore turistico: la trasformazione di vecchi capannonni in hotel. La gioia e le lacrime di contentezza di mio padre non le dimenticherò mai!
Oggi insieme al fratello siamo titolari dell’hotel Bussola, che considero la mia seconda figlia.
Lungo cammino pieno di sacrifici, emozioni, soddisfazioni e tante, tante rinunce… ma mai ho rinunciato alla maglieria!
Oggi mi sento una donna realizzata e molto, molto fortunata, perché il lavoro seppure mi assorba interamente, mi da la possibilità di essere libera nei mesi invernali… libera come una farfalla che svolazza tra le mille rocche di filati e colori. Libera di creare seguendo la mia anima. Libera di ritornare indietro nel tempo a quando ero bambina che sferruzzavo… difficile da spiegare a parole… ma con la maglieria sento di aprire una porta verso le energie femminili del mio ramo materno che semplicemente adoro e vivono dentro di me.

Ci hai fatto sognare con la tua storia… e il tuo sogno qual è?
Il mio sogno? Nella vecchiaia lasciare Capri e trasferirmi nelle Dolomiti… con una baita e con tante pecore, proprio come viveva mia madre con le sue splendide sorelle.
Con voi ho avuto la possibilità di esternare tutti questi miei sentimenti… ogni volta che pubblico qualcosa è una emozione immensa. Quando le persone ricevono i miei lavori i loro complimenti sono fonte di grande gioia per me… toccare la morbidezza delle lane non ha pari… sono sempre alla ricerca di filati eccellenti.
Unico rimpianto è che da aprile devo lasciare tutto per dedicarmi all’hotel… bisogna essere anche realisti nella vita, ma ho sempre la consapevolezza nel cuore che le mie rocche e le mie macchine mi aspettano. Ho un mondo nel cuore e nella mente fatto di filati, e confesso anche la mia casa in parte è diventata un vero laboratorio… il mio nido d’amore dove in inverno mi coccolo.
Rita è un fiume in piena di comunicatività, passione e talento. Noi le auguriamo di mantenere questo spirito così speciale, che unisce l’arte dell’ospitalità a quella della tessitura.
Roberta Iacoletti



